La Storia La prima testimonanza scritta dell'esistenza di Villa Ca' Dotta risale alla seconda metà del 1400. Il nome sta a significare "La Casa dei Dotto". I Dotto erano nobili appartenenti ad una ricca famiglia padovana i quali ebbero in eredità da un'altra importante famiglia vicentina, i Proti, una proprietà terriera. Furono in seguito i Dotto ad erigere in questo luogo ameno la casa "domenicale" a cui venne attribuito il nome di Ca' Dotta. Dopo varie successioni patrimoniali Villa Ca' Dotta cominciò a cadere in disuso, sino a quando l'ultimo proprietario, Giacomo Gecchelin, decise di lasciarla in dono al Comune di Sarcedo, auspicando una ristrutturazione che portasse l'edificio a diventare di uso pubblico a scopo socio sanitario. Il Comune di Sarcedo decise di ristruttrare la villa grazie anche ad un finanziamento pubblico, per poi destinarla all'uso auspicato dal donatore. Vista la difficoltà di destinare l'edificio, per motivi strutturali, ad altri usi, Comune, ULSS 7 e Regione del Veneto avviarono un altro progetto. Ca' Dotta diventò "un luogo" per la popolazione prevalentemente in età scolastica per promuovere stili di vita sani in modo "originale". |